Secondo Geraghty, direttrice presso Culture Consultancy (azienda specializzata in consulenze nei cambiamenti organizzativi) durante le acquisizioni le aziende acquirenti dovrebbero affrontare un rischio che viene però spesso sottovalutato: perdere il sostegno del personale della società acquisita.
Dall’interessante articolo de Il Sole 24 Ore è evidente come il Management delle società acquirenti sono talmente concentrati nelle fasi di pre-closing che, probabilmente per il comprensibile effetto di soddisfazione conseguente al closing, non si concentrano sufficientemente sulle immediate conseguenze di una cattiva “integrazione” del personale.
Il Management delle società che fanno acquisizioni dovrebbero quindi concentrarsi con altrettanto impegno anche sui primi 3 mesi del post-closing. Tanto è il tempo infatti che, secondo Sarah Moore, partner presso PwC, gli investitori sono disposti ad aspettare prima di vedere i risultati positivi delle acquisizioni effettuate.
E’ importantissimo effettuare in fase di acquisizione un check preciso delle persone che troveremo “in staff” nelle aziende acquisite. E’ altrettanto importante incontrarle, tranquillizzarle, spingerle ai nuovi obiettivi: in una parola motivarle.
La paura di esuberi infatti la fa da padrone tra il personale delle società acquisite ed è quindi fondamentale affrontare lo staff per evitare che ci siano persone determinate ad ostacolare il processo di acquisizione o, peggio, fusione. Tra queste persone spesso troviamo proprio i dipendenti più anziani ed esperti, restii a cambiare il loro modo di lavorare.
E’ decisivo intavolare (anche con le rappresentanze sindacali) un dialogo che abbia lo scopo di coinvolgere il personale nella conoscenza anche approfondita delle motivazioni che stanno alla base delle scelte intraprese, non fermandosi a semplici e-mail che, spesso, non sono esaustive e risultano poco efficaci.